pancio-pardi-territorio1 Venerdì 6 marzo  a Siena, presso la saletta dei Mutilati di via Maccari – La Lizza, con inizio alle ore 21, si terrà un dibattito pubblico dal titolo “Il consumo del territorio ferisce il bene comune”. Partecipano al dibattito il Prof. Paolo Baldeschi, esperto di pianificazione territoriale, urbanistica e pianificazione del paesaggio presso l’Università di Firenze, il Prof. Claudio Greppi dell’Università di Siena, e il Sen. Francesco “Pancho” Pardi dell’Italia dei Valori. La stampa e la cittadinanza sono vivamente invitate a partecipare.

Monday, 9 February 2009


L’impegno di Italia Nostra Contro la Cementificazione Selvaggia


La sezione senese di Italia Nostra ritiene che il progetto di ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano rappresenti la punta di un iceberg, che passa attraverso la cementificazione e lo stravolgimento di tutta la campagna senese. Il nostro impegno è stato sempre quello di opporsi in modo assoluto all’ampliamento delle attuali strutture. Nel marzo 2008, dopo l’approvazione da parte degli Enti locali dell’Atto di Indirizzo per l’ampliamento dell’aeroporto, apparve indispensabile adire le vie legali, e subito ci mettemmo in contatto con l’avvocato Gianluigi Ceruti, che opera in campo nazionale nel settore del diritto ambientale e urbanistico, il quale accettò di occuparsi dei ricorsi. Ceruti è stato per molti anni Consigliere Nazionale di Italia Nostra, e per dieci anni vicepresidente dell’Associazione. Ci siamo adoperati convintamene, perché la nostra Direzione Nazionale, nella persona del presidente Giovanni Losavio, firmasse i documenti per il ricorso da presentare al Capo dello Stato insieme all’Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio; stiamo predisponendo, con l’avvocato Sampoli, gli Atti ad Adiuvandum nei ricorsi al Tribunale Amministrativo della Toscana, che andranno anch’essi firmati dal Presidente Losavio. Alla questione Ampugnano abbiamo dedicato il nostro Convegno del 20 settembre 2008 a Montestigliano presso Sovicille, nell’ambito dell’iniziativa promossa da Italia Nostra nazionale per i 60 anni della Costituzione. Non a caso, il Convegno era intitolato: “Campagna senese in estinzione? Dopo il cemento l’aeroporto” . L’Assessore all’Urbanistica della Regione Toscana Riccardo Conti, ogni volta che parla della gestione del paesaggio (l’ultima volta a Chiusi a metà dicembre), spiega che ci deve essere “un giusto equilibrio tra conservazione e sviluppo continuando ad essere attrattivi”, e a questo proposito porta l’esempio della multinazionale farmaceutica Novartis, la quale, “dovendo scegliere tra Singapore e Rosia, ha scelto la località senese… più attraente per coloro che vi devono lavorare, provenendo da varie parti del mondo” perché “…da noi si vive più volentieri che a Singapore”. Domandiamo a Conti: è per accrescere l’attrattività della nostra campagna che i Comuni di Siena e di Sovicille hanno approvato l’ampliamento dell’aeroporto? E’ per “mantenere una cifra territoriale elevata senza perdere l’identità” che nella splendida e fertilissima piana di Rosia, oltre all’aeroporto sono previsti per Novartis ulteriori 240.000 metri quadrati di area industriale, e nella vicina Bagnaia si stanno costruendo trecento nuovi appartamenti oltre a un enorme campo da golf ? Eppure, come disse al nostro convegno il Soprintendente Regionale dell’Umbria, Francesco Scoppola, il suolo non è una risorsa rinnovabile, e in Italia le statistiche parlano di una perdita di suolo agricolo di centomila ettari annui, con la prospettiva di arrivare in soli trenta anni all’ esaurimento. Le previsioni di Scoppola, per chi le valutava pessimistiche, sono state recentemente confermate da un articolo de La Stampa del 27 dicembre 2008, in cui viene denunciata la drammatica mancanza di terreni coltivabili: “il nostro Paese non è autosufficiente in molte aree alimentari strategiche”; e addirittura “una soluzione potrebbe venire dall’andare a coltivare quel che ci serve in terre fertili come alcuni Paesi dell’Est Europeo…” (Vanni Cornero, Torino). Sono le conseguenze di aver considerato il terreno agrario buono da sfruttare per ogni speculazione, invece di considerarlo come un valore in sé, capace di costituire un patrimonio in termini di investimento economico e di reddito. In Lombardia è nato da poco un movimento nazionale, “Stop al Consumo di Territorio”, ispirato al risparmio di suolo e per la difesa del diritto al territorio non cementificato, cui hanno già aderito oltre tremila cittadini. E l’Associazione Ampugnano per la salvaguardia del territorio è nata per preservare l’economia dell’agricoltura tradizionale e salvare i terreni dal cemento, per tutelare il paesaggio e le risorse naturali, il suolo e l’acqua. Non ci dimentichiamo che la futura pista insisterebbe sulla falda acquifera del Luco, che alimenta anche l’acquedotto di Siena. Italia Nostra Sezione di Siena La Presidente Lucilla Tozzi


In data odierna riceviamo e pubblichiamo articolo del Blog Casolenostra.


Si ringrazia per la segnalazione.


Alessio Manetti

29 Gennaio 2009 LIBERI DI …

giovedì, 29 gennaio 2009

 

Ancora una volta si tenta di colpire il ruolo di opposizione intransigente di Italia dei Valori, auspicando e costruendo inesistenti spaccature interne e ribadendo accuse di eversione. L’Italia dei Valori è stata ed è considerata strumentalmente dalla maggioranza una formazione politica ‘eversiva‘ ed esclusa – essa sola – anche con atti noti di corruzione politica e di eversione istituzionale, da ogni ruolo parlamentare previsto per ogni forza di opposizione. Italia dei Valori ritiene di avere il diritto di manifestare dissenso e di esprimere denuncia per tale antidemocratica discriminazione.

L’Italia dei Valori ritiene di avere il diritto di manifestare dissenso, di esprimere denuncia e di promuovere ai sensi dell’art. 75 della Costituzione referendum abrogativo di una legge inaccettabile come il cosiddetto lodo Alfano, ritiene di avere il diritto di manifestare dissenso e di esprimere denuncia per la sistematica mortificazione della libertà di informazione, e ritiene di avere il diritto di manifestare dissenso e di esprimere denuncia per la organizzata e sistematica mortificazione della indipendenza e dell’autonomia della Magistratura.
L’Italia dei valori fa del rispetto della legalità e della legalità costituzionale la propria bussola, il proprio codice fondativo, e ribadisce, pertanto, l’importanza fondamentale del ruolo del Capo dello Stato e conferma la fiducia nella Istituzione.

A chi allora, se non ‘rispettosamente’ (come per ben due volte ha ripetuto Antonio Di Pietro nel suo intervento in Piazza Farnese), al Capo dello Stato, manifestare preoccupazioni e denunce? Forse dovremmo rivolgerci al Presidente della Confederazione elvetica? L’Italia dei Valori ha il dovere, ha il diritto, ha ancor di più interesse ad esprimere fiducia e, di fronte a gravi lesioni della legalità costituzionale e a modificazioni in atto della stessa Costituzione materiale, rivolgersi al capo dello Stato, rimasto, insieme ai cittadini elettori, il nostro ultimo ‘giudice a Berlino‘.

Leoluca ORLANDO

Portavoce Nazionale del Partito dell’ Italia dei Valori

 

La manifestazione dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia a sostegno del Procuratore Capo di Salerno Luigi Apicella, a cui parteciperà l’Italia dei Valori ed io personalmente, deve trasformarsi in un momento per non lasciare sola la giustizia. A sostegno di Luigi Apicella ma anche di Luigi De Magistris, di Clementina Forleo, contro il Lodo Alfano e contro l’ultima porcata governativa: il bavaglio alle intercettazioni. Mercoledì 28 gennaio 2009 dalle 9.00 – 14.00 in Piazza Farnese l’appuntamento è con la democrazia, ed i protagonisti saranno i cittadini che invitiamo caldamente a partecipare.

Antonio Di Pietro

Cari amiche e cari amici,

qualche tempo fa ci siamo ritrovati a Piazza Navona contro il Lodo Alfano. Nonostante media e politica fossero contro di noi, i cittadini erano dalla nostra parte, dalla parte della democrazia. Lo ha testimoniato il milione di firme raccolte in tutta Italia. Oggi, dopo qualche mese, si cambia piazza, ma gli ideali sono gli stessi: la difesa della democrazia e dei principi costituzionali.

Mercoledì 28 gennaio 2009, dalle 9.00 – 14.00, Italia dei Valori ed io personalmente parteciperemo unitamente all’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ad altre associazioni e ai cittadini alla manifestazione in Piazza della Repubblica, a Roma, a sostegno del Procuratore Capo di Salerno, Luigi Apicella.

Why not non s’ha da fare. E’ toccato al pm Luigi De Magistris a cui fu avocata l’indagine e poi trasferito. E’ toccato al procuratore capo di Salerno Luigi Apicella con sospensione dalle funzioni e dallo stipendio. E’ toccato infine, con un trasferimento cautelare, ai due pm di Salerno, Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, che indagavano sulle ragioni per cui era stato impedito da De Magistris di fare il suo lavoro.

Quello che sta avvenendo sa dell’incredibile, e quella su Apicella è una decisione senza precedenti. il Consiglio Superiore della Magistratura che ha eseguito gli ordini del ministro dell’Ingiustizia Angelino Alfano.

Le ragioni della richiesta di sospensione per bocca di Alfano sono “gli atti abnormi – riferendosi al decreto di perquisizione e sequestro disposto dai pm di Salerno degli atti dell’indagine Why Not, atti mai rilasciati alla Procura di Salerno da quella di Catanzaro – nell’ottica di una acritica difesa del De Magistris con l’intento di ricelebrare i processi a lui avocati”. Parole senza senso, che un uomo di legge, quale lui dovrebbe essere, non avrebbe mai pronunciato.

In sostanza Angelino Alfano ha messo in discussione il contenuto di un atto, la perquisizione e il sequestro chiesti dal Procuratore capo di Salerno Luigi Apicella, invece di lasciarlo impugnare davanti al Riesame o davanti alla Cassazione dagli indagati perquisiti. Atto (decreto di perquisizione e sequestro) che per lo più, successivamente, nel silenzio mediatico più assordante, il tribunale del Riesame di Salerno, ha ritenuto legittimo. Quanto accaduto è un fatto gravissimo. Unico nella storia della nostra democrazia.

Vi chiedo di scendere in campo, in gioco c’è la democrazia ed il vostro futuro.

Antonio Di Pietro

22 Gen 2009

Lettera di Massimo Donadi

Non ho mai pensato di tradire la fiducia di 250 mila abruzzesi che mi hanno sostenuto, come non ho mai pensato di abbandonare il 50% degli abruzzesi che non sono andati a votare. A loro rivolgerò il mio impegno in Consiglio regionale.
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Riporto di seguito una lettera aperta di Massimo Donadi, pubblicata sul sito www.italiadeivalori.it. Ringrazio Massimo per le sue parole. Non ho mai pensato di tradire la fiducia di 250 mila abruzzesi che mi hanno sostenuto, come non ho mai pensato di abbandonare il 50% degli abruzzesi che non sono andati a votare. A loro rivolgerò il mio impegno in Consiglio regionale.

Lettera di Massimo Donadi:

Caro Carlo,
desidero esprimerti tutta la mia stima per la tua decisione di rinunciare al seggio di deputato a Roma per dedicarti interamente alla tua regione. Dopo esserti candidato alla presidenza dell’Abruzzo, peraltro in una situazione molto difficile, ed aver portato l’Italia dei Valori e l’intera coalizione ad un risultato eccellente ora fai una scelta coerente con le promesse elettorali: rinunci ai ‘privilegi di Casta’, torni in Abruzzo a fare il leader dell’opposizione in Consiglio regionale.
Una scelta inusuale, rara, per il costume politico italiano. Hai dimostrato che ci sono valori più importanti della ‘poltrona’, come il rispetto per tutti quei cittadini abruzzesi che ti hanno votato. La tua scelta è la riprova che sei una persona onesta, leale, per bene, che mantiene fede agli impegni assunti.
Spero che questa tua decisione sia di esempio per tutti quelli che fanno politica in Italia. Ti ringrazio infine per il prezioso lavoro svolto in questi anni in Parlamento. Con stima e affetto.
Massimo Donadi

L’Italia dei Valori sottopone alle forze politiche tutte, ai cittadini e alle forze sociali una proposta di Patto Etico di partecipazione e responsabilità da sottoscrivere da parte di elettori, candidati, forze politiche e sociali.

Candidati a cariche elettive e a tutte le pubbliche funzioni Il fondamento costituzionale di tale proposta è l’Art. 54, II comma della Costituzione, che così dispone: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.

Il presente patto etico costituisce esplicitazione dei termini “disciplina e onore”. Chi riveste funzioni pubbliche deve considerare la trasparenza come criterio della propria azione e deve essere disponibile a fornire autorizzazione alla diffusione di notizie riguardanti ogni propria attività, rinunciando espressamente di trincerarsi dietro la privacy per impedire la piena conoscenza di suoi comportamenti aventi attinenza e refluenza rispetto alle funzioni pubbliche esercitate.

I candidati si impegnano a presentare certificato penale di carichi pendenti o di cancellazione o di riabilitazione al fine di impedire che possano essere candidati coloro che sono stati condannati con sentenza, anche non definitiva, per reati gravi quali quelli di mafia, concussione o corruzione, o per altri illeciti penali contro la persona, lo Stato o la pubblica amministrazione ovvero commessi con abuso di funzioni pubbliche.

I candidati si impegnano a gestire con trasparenza ed accortezza il denaro pubblico; a rendere conto delle spese elettorali, anche nelle ipotesi non espressamente previste dalla vigente normativa; a rendere pubblica dichiarazione di parenti o affini entro il 4° grado aventi rapporti di lavoro dipendente o incarichi di qualunque altra natura presso l’ente locale nel quale si intendono candidare o presso enti a partecipazione, anche di minoranza, dello stesso ente locale.

Chi svolge una funzione pubblica, con modalità elettiva o di nomina, ha l’obbligo di eliminare le situazioni che possono produrre conflitto di interesse attraverso la descrizione della propria situazione patrimoniale, delle attività che formano il proprio reddito e della propria famiglia, della partecipazione eventuale a società aventi scopo di lucro o comunque no profit che hanno rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione.

L’assunzione di una specifica responsabilità in un esecutivo di una Amministrazione pubblica è incompatibile con situazioni che evidenziano o possano produrre un conflitto di interesse tra la specifica responsabilità ricoperta ed il proprio interesse personale o familiare.

Chi svolge funzioni di governo oppure partecipa ad organi esecutivi di partito è incompatibile con incarichi esecutivi in imprese pubbliche, in società a partecipazione pubblica o no profit che hanno rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione.

L’incompatibilità è da intendersi quando il contrasto tra le due funzioni insiste o si riflette nell’ambito territoriale in cui svolgono le funzioni di governo. Chi partecipa ad un esecutivo istituzionale è incompatibile con la partecipazione all’esecutivo del proprio partito nello stesso ambito territoriale. L’impegno a mantenere costantemente uno stile improntato alla sobrietà e all’onestà sia nelle campagne elettorali che nell’esercizio della funzione pubblica, attraverso il rifiuto di logiche di scambio e l’uso contenuto e rendicontato delle risorse elettorali.

Impegno programmatico dei candidati
Costruire con i cittadini un programma espresso con chiarezza sulla base di alcune priorità rese note e condivise a partire dalla campagna elettorale. Impegnarsi ad aggiornare l’agenda politica interpellando direttamente sui singoli temi i cittadini e i gruppi sociali che costituiscono la società civile. Accettare sempre il confronto sulle proprie scelte affinché, rispettando il primato della coscienza personale, si esprimano gli orientamenti ideali della o delle comunità che si rappresentano.

Impegno partecipativo democratico dei candidati
Predisporre modalità e strumenti affinché il dialogo con i cittadini sia effettivo e costante: fissare almeno due incontri pubblici all’anno a livello di comune o, nel caso di articolazione in circoscrizioni, a livello di circoscrizione.
Semplificare il linguaggio della politica, e adottare forme di comunicazione che facilitino sia l’acquisizione che la diffusione delle informazioni e il contributo di conoscenze da parte di tutti i cittadini e gruppi sociali.
Favorire la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali; promuovere e sostenere le diverse realtà associative che agiscono nel territorio

Impegno dei cittadini elettori
Ricercare il dialogo con gli eletti durante lo svolgimento dell’intero mandato elettorale: il nostro impegno inizia con il verbo partecipare e continua con il verbo votare.
Offrire il proprio contributo di stimolo, di approfondimento, di collaborazione e di critica per la definizione, l’attuazione e l’aggiornamento del programma.
Non chiedere favori e privilegi per sé, per i propri familiari o di categoria, ma ricercare sempre soluzioni ai bisogni ed agli interessi della comunità.
Partecipare alla vita democratica, anche quando al governo è impegnata la coalizione per cui non si è votato.

Sabato 6 dicembre 2008 a Casciano di Murlo presso l’hotel Mirella si è celebrato il I Congresso Provinciale di Italia dei Valori Siena. Erano presenti il Coordinatore Regionale Giuliano Fedeli, Il Sen. Francesco “Pancho” Pardi L’On. Fabio Evangelisti, gli iscritti e i simpatizzanti del partito. Dopo la relazione iniziale presentata dal coordinatore uscente Alessio Manetti, lo stesso ha dato lettura della propria mozione. Al termine del dibattito si è proceduto all’elezione all’unanimità di Alessio Manetti quale Coordinatore Provinciale di Italia dei Valori Siena e del nuovo Esecutivo Provinciale composto da Alessio Manetti (Coordinatore Provinciale), Fabio Dionori, Oriella Francini, Antonio Giudilli, Luciano Peccianti, Giorgia Piscitello (Referente Componente Femminile), Marcello Piscitello, Mario del Prato, Andrea Spinelli (portavoce Giovani Italia dei Valori), Franco Vicerdini, Roberto Vulpo.
Di seguito si riporta il testo della mozione politica.

Mozione Politica a cura di Alessio Manetti, portavoce dell’Esecutivo in carica.

L’Italia dei Valori ha coerentemente svolto in questi mesi un’opposizione intensa ed intransigente nei confronti della politica illiberale del Governo Berlusconi che ha certamente spinto il PD a superare le gravi ambiguità iniziali: dopo la manifestazione del 25 ottobre l’opposizione appare più solida e al momento capace di sollecitare comportamenti virtuosi anche da parte dell’ UDC.

A livello territoriale pur rimarcando la nostra autonomia abbiamo scelto di collocarci all’interno della coalizione di Centro Sinistra, con la quale vogliamo dialogare con pari dignità, non rinunciando aprioristicamente ai nostri Valori di etica e morale, da perseguire nella pratica politica quotidiana, affinchè la partecipazione democratica dei cittadini alle scelte di governo territoriale consenta un allargamento delle libertà, della giustizia, della certezza del diritto e della legalità, della difesa dei più deboli, delle pari opportunità, della solidarietà, del merito, della responsabilità, valori tutti fortemente sollecitati dalla società civile.

Allo stesso modo si impone una nuova concezione dello sviluppo sostenibile che si inquadri all’interno un forte rilancio di legalità ambientale che salvaguardi il territorio da evenienze sciagurate come quella di Casole d’Elsa.

In questa situazione già gravosa, si è inserita l’inedita e pesantissima crisi in atto, che ha aggravato la scarsità di risorse per gli enti locali, già propiziata dal governo in carica e già capace di limitare seriamente le politiche sociali anche nell’ “isola felice” della nostra provincia che basa oggi il proprio livello di qualità della vita nella distribuzione a pioggia degli utili della banca, secondo molti osservatori a rischio di esaurimento, a seguito delle non felici acquisizioni di Banca 121 e di Antonveneta, quest’ultima avvenuta in una fase in cui i prodromi della crisi erano già ampiamente conosciuti almeno da parte degli addetti ai lavori.

La crisi finanziaria di questo ultimo anno ha avuto ripercussioni forti anche nella nostra provincia, la stagnazione e la recessione si sono fatte sentire anche a Siena, numerose sono state le crisi aziendali degli ultimi anni dal comparto del mobile, al cristallo, dalla pelletteria alla camperistica, fino ad arrivare all’edilizia, senza dimenticare il terziario dove il turismo ed il turismo termale hanno avuto una fortissima contrazione di domanda, tutto questo ha avuto come riflesso nell’ultimo anno la messa in cassa integrazione di 3000 lavoratori in tutta la provincia, accompagnati da licenziamenti e dal mancato rinnovo di contratti a tempo determinato, sia nel pubblico che nel privato.

A questo si è aggiunta la crisi dell’Ateneo, che ha messo a nudo in tutta la sua drammaticità il fallimento di una intera classe dirigente locale, della maggioranza che deve gestire e dell’opposizione che deve controllare: soltanto la precisa e puntuale individuazione delle responsabilità accompagnata da un radicale rinnovamento, nella trasparenza e nella chiarezza, potranno consentire un rilancio dell’Università in forma rinnovata, dinamica ed efficiente.

Anche il Parco scientifico in progetto, il Polo biomedicale e la stessa azienda ospedaliera, un tempo strutture di eccellenza o come tali programmate, soffrono non solo sul piano economico ma anche su quello dell’identità culturale e scientifica.

La società senese è sempre più attraversata da un crescente senso di insicurezza, in parte reale, in parte indotto dalla scarsa disponibilità dei potentati locali ad ammettere le difficoltà fatte evidenti, in parte, infine, fomentato dalle anomale (4 !) liste civiche senesi tanto poco espressione popolare quanto meri strumenti di revanscismo personalistico, ormai stabili alleate di AN e della Lega Nord. Occorre comunque alzare il livello di attenzione nei confronti di quanti delinquono, rigettando l’affermazione stereotipata secondo la quale i problemi nascono dalla presenza sempre maggiore di immigrati, è necessario avere la consapevolezza che i fenomeni legati al degrado, alla disperazione ed ai mille altri problemi possono essere affrontati con politiche di inclusione sociale e di integrazione culturale e linguistica, ma per far questo occorrono le risorse necessarie ed indispensabili.

Occorre quindi ripensare seriamente l’utilizzo delle cospicue risorse, oggi disponibili, prevedendone il parziale trasferimento dalle attività ludiche e di “vetrina” ai servizi per i giovani, gli anziani e per gli emarginati, per sostenere le imprese, l’occupazione, i redditi ed i consumi, per consolidare il sistema scolastico e per completare la messa in sicurezza degli edifici; occorre ripensare criticamente ai “grandi progetti” in corso, ed alla riqualificazione della spesa pubblica accompagnata da una forte riduzione dei costi della politica; occorre procedere alla semplificazione istituzionale, alla riduzione degli enti, delle aziende e delle società, dei consorzi, delle fondazioni e di tutte quelle pletoriche “entità” di secondo e terzo grado oggi specializzate per lo più per dispensare incarichi, consulenze, gettoni di presenza e prebende di diversa natura.

A fronte di un impoverimento generalizzato dei ceti sociali bassi, medio bassi ed intermedi, deve far riscontro una politica che attraverso una attenuazione del prelievo fiscale sulle famiglie, sia di sostegno per la ripresa dei consumi, al fine di mantenere uno standard di vita dignitoso.

Dobbiamo riflettere e se necessario ripensare al modello di sviluppo, al fine di individuare le scelte più giuste da attuare per sostenere le imprese, l’occupazione, i redditi ed i consumi.

Per contrastare gli effetti negativi della perdita del potere d’acquisto di salari e stipendi, oggi fra i più bassi d’Europa, è necessario introdurre sgravi fiscali per le imprese, calmierare i prezzi e rilanciare i consumi, attraverso politiche dei redditi rivolte alle famiglie.

Occorre operare affinchè gli slanci ideali di ognuno si traducano in comportamenti individuali e collettivi per il progresso della nostra società.

Al fine di recuperare quel crescente distacco fra cittadini e politica o meglio fra amministrati ed amministratori è necessario favorire la partecipazione dei cittadini alle scelte di selezione della classe politica locale attraverso, ove possibile, il ricorso alle “primarie” di coalizione.

Come Partito dell’Italia dei Valori di Siena riteniamo necessario il ricorso periodico all’Istituto del Referendum, quale strumento di consultazione democratica sulle scelte strategiche di sviluppo delle comunità, in particolare sugli assetti istituzionali, sulla gestione dei servizi in relazione alla esternalizzazione e/o alla pubblicizzazione, sulla localizzazione di impianti ad alto rischio ed ad alto impatto ambientale, in presenza di localizzazione o delocalizzazione di infrastrutture strategiche, anche per sanare il “digital divide” (divario digitale) e per scelte riguardanti le comunicazioni interprovinciali, regionali, nazionali ed internazionali, su gomma, rotaia o per via aerea.

L’ambiente e lo stato di salute del Pianeta emergenza riconosciuta oramai dai più, sono divenuti un problema di così vasta portata da far ripensare al modello di sviluppo, agli stili di vita, all’idea stessa di crescita, che oggi deve essere valutata non solo in termini economici ma anche di bilancio ambientale, occorre partire dal locale, per promuovere stili di vita che privilegino scelte e consumi di articoli che sia in fase di produzione, che in fase di smaltimento, abbiano il minor impatto ed il minor costo ambientale.

Le emergenze ambientali dall’approvvigionamento energetico all’uso delle risorse naturali, (aria, acqua e sole) possono divenire una opportunità di sviluppo che si accompagni a politiche di difesa e tutela ambientale. In questo quadro occorre ripensare alle strategie di sviluppo, di crescita urbanistica ed ambientale, in una logica dove l’uso delle risorse tenga conto della sostenibilità ambientale e dell’esaurirsi delle risorse naturali, compreso il consumo dei nostri territori per nuove antropizzazioni.

Quanto al Partito si deve sostenere il compimento dell’iter in corso in sede nazionale, frequentemente sollecitato dal nostro presidente, per la trasformazione dell’IdV da Movimento leaderistico a Partito strutturato e radicato nei territori; questo processo carica di grandi responsabilità l’intera classe dirigente dell’Italia dei Valori ed in particolare quelle delle nostre realtà toscane, nelle quali non è progredito di un passo, rispetto alla crescita elettorale, un radicamento territoriale organizzato in linea con il trend nazionale.

Riteniamo infine che per raggiungere gli obiettivi posti, sia indispensabile perseguire ovunque, e in particolare in una realtà complessa come quella senese, pur caratterizzata finora da una solida unità interna, una gestione unitaria, leale e coesa dove il gruppo dirigente resti, da un lato, in stretto contatto con gli aderenti e i simpatizzanti e, dall’altro, sia esso stesso l’architrave su cui poggiare le basi di una organizzazione forte, solidamente radicata nel territorio, composta dalle varie sensibilità presenti nella società che vogliamo rappresentare ed intergenerazionale.

In particolare riteniamo il contributo di ognuno prezioso alla crescita ed al radicamento del Partito, in questo contesto l’apertura a politiche rivolte alle donne ed ai giovani renderanno solida e di prospettiva la nostra organizzazione.

Il lavoro positivamente avviato dall’esecutivo provinciale eletto nella conferenza programmatica e organizzativa del giugno scorso, consiglia e sostiene la proposta di candidatura dell’attuale portavoce Alessio MANETTI al ruolo di Coordinatore Provinciale del Partito e l’elezione di un Coordinamento Provinciale di 11 componenti e, cioè, oltre al Coordinatore:

Mario del PRATO;

Fabio DIONORI;

Oriella FRANCINI;

Antonio GIUDILLI;

Luciano PECCIANTI;

Referente Componente Femminile (Giorgia PISCITELLO);

Marcello PISCITELLO;

Portavoce della GIV (Andrea SPINELLI);
Franco VICERDINI;

Roberto VULPO.

Il Partito si articolerà per aree territoriali, la gestione sarà per Dipartimenti ed Aree Tematiche.

Quando il Partito sarà strutturato, provvederemo attraverso l’istituto della cooptazione ad integrare il Direttivo Provinciale dando rappresentanza ai territori oggi più deboli.

Il Responsabile Provinciale (Coordinatore) coordina, di concerto con il Coordinatore Regionale, l’attività dell’ IdV per la provincia di competenza, secondo quanto stabilito dallo Statuto.

Siena 6 dicembre 2008

Dopo il Consiglio Comunale di sabato 13 dicembre tenutosi a Casole d’Elsa, si è ulteriormente consumato il già logoro rapporto fra eletti ed elettori, in quanto maggioranza ed opposizione, hanno approvato, con la sola esclusione del Partito della Rifondazione Comunista, la variante a sanatoria del Piano di Recupero comprensivo dei volumi abusivi realizzati nell’insediamento in località San Severo, intervento edilizio posto sotto sequestro dalla Magistratura senese nel luglio 2007.
Ciò che comunque è sotto gli occhi di tutti è che questi ultimi cinque anni di mandato amministrativo a Casole, sono stati caratterizzati da una gestione del Consiglio Comunale di tipo consociativo, dove i ruoli fra maggioranza ed opposizione si sono sovrapposti ed intersecati appannando in maniera irrimediabile le funzioni di governo della maggioranza, con le funzioni di controllo dell’opposizione, dove un incolore Consiglio Comunale ha operato secondo un canovaccio tipico delle peggiori interpretazioni della Commedia dell’Arte.
Questa affermazione politica è un chiaro atto d’accusa per tutte le forze politiche, anche per quelle che oggi vorrebbero alzare il vessillo della loro estraneità nei confronti di ciò che è accaduto e che coinvolge per intero anche i loro rappresentanti di Centro Destra che hanno occupato gli scranni di Consigliere Comunale.
Pertanto se ad accertare i fatti sarà la Magistratura, e nessuno può ergersi a giudice, possiamo comunque dire che a Casole d’Elsa come a Firenze e come in molte altre parti del Paese, vi è certamente una questione che attiene al costume politico, all’ etica politica ed alla morale che noi come Partito dell’Italia dei Valori riteniamo doveroso anteporre ad ogni qual si voglia ragionamento sui programmi e sulla composizione delle liste.
Anche alle forze del Centro Sinistra ed in particolare del PD intendiamo sottoporre questa riflessione propedeutica a qualsiasi accordo elettorale.
In questa logica preannunciamo una iniziativa pubblica, che come Partito intendiamo promuovere a Casole d’Elsa, una sorta di dibattito a più voci con rappresentanti politici esperti di paesaggio rurale ed urbano che insieme agli aspetti estetico-naturalistici affrontino anche il tema dello sviluppo urbanistico e delle nuove antropizzazioni. Una iniziativa da tenere entro il mese di gennaio ed alla quale parteciperà il Senatore Pancho PARDI.
Infine riteniamo utile lanciare un appello a tutti i cittadini di Casole che sono disponibili a dare il loro contributo civico ed istituzionale, in quanto come Partito dell’Italia dei Valori vogliamo aprire un confronto con le energie sane del Centro-Sinistra e della società casolese affinché, l’appuntamento amministrativo del 2009 consenta di rigenerare quella fiducia nell’amministrazione indispensabile a far riacquistare all’Istituzione Comune quella autorevolezza che nasce dalla certezza del diritto e dalla equità e dalla giustizia nella applicazione delle Legge e degli Atti regolamentari.
Alessio MANETTI
Coordinatore Provinciale del Partito dell’Italia dei Valori di Siena

Al Sindaco del Comune di Murlo
Via Tinoni n. 1
53016 Murlo

Oggetto: Interrogazione su rinuncia assegnazione
lotto Area PEEP in Vescovado di Murlo

Il sottoscritto Consigliere Comunale in ordine alla Delibera Giunta Comunale n. 52 del 23.08.2007 di approvazione del Bando di prenotazione per la vendita aree Peep di Casciano di Murlo e Vescovado di Murlo ed ai successivi atti delibera Giunta Comunale n. 79 del 02.11.2007 di Assegnazione dei Lotti;
con successiva determinazione n. 54 del 25.10.2007 il Responsabile del Servizio Area Tecnico Manutentiva assegnava a favore della ditta Edilemme srl le tre aree disponibili una a Casciano di Murlo e due a Vescovado di Murlo;
con delibera n. 79 del 02.11.2007 la Giunta Comunale provvedeva ad assegnare i lotti n. 1 di Casciano e n. 1, 2 di Vescovado in via definitiva alla Ditta Edilemme srl;
successivamente il Tecnico Piero Moricciani con nota prot. n. 83 del 31.12.2007, provvede ad effettuare alla Ditta Assegnataria Ditta Edilemme srl via A. Moro n. 4 Tricarico (MT) la comunicazione di riserva dei lotti, e di richiesta dei documenti e del pagamento del corrispettivo economico di assegnazione;
cronologicamente con lettera ricevuta al protocollo del Comune in data 21.01.2008 prot.. 501, la Ditta Edilemme srl provvede a comunicare la rinunciala al Lotto n. 2 di mq. 1610 nell’area 167 di Vescovado di Murlo;
con determinazione n. 07 del 08.02.2008 a firma del Responsabile dell’Area Tecnico Manutentiva geometra Piero Moricciani il Comune ha provveduto a modificare la riserva del lotto 2 di Casciano di mq. 1610 che per rinuncia della Ditta Edilemme srl, passa in assegnazione alla Impresa Edile Mercanti Pietro dell’Architetto Mercanti Claudio, sempre il medesimo giorno con nota prot. 999 del 08.02.2008 il Geometra Piero Moricciani comunica all’Impresa Mercanti la riserva del lotto n. 2 di Casciano, richiedendo contestualmente i documenti ed il relativo pagamento del corrispettivo economico di assegnazione.

 

Pertanto alla luce di quanto sopra evidenziato, chiedo alla SVI quanto segue: 

1) I motivi della Assegnazione alla Impresa Edile Pietro Mercanti dell’Architetto Mercanti Claudio Strada dei Cappuccini Siena; 

 

2) Se l’Impresa Mercanti in base alla graduatoria di assegnazione dei tre Lotti risultava aver ottenuto meno punteggio della Ditta Edilemme Srl in quanto meno affidabile, perché adesso lo è diventata affidabile ?;

3) Quali Atti sono intercorsi fra la prima e la seconda aggiudicazione che hanno indotto il Tecnico Piero Moricciani e l’A.C. a porre in essere tale scelta;

4) Il Bando Aree PEEP viene redatto nell’interesse dell’Amministrazione Comunale, quale è l’interesse pubblico e le motivazioni della Determinazione n. 7 del giorno 08.02.2008 ?

Ci sono stati incontri e/o trattative tra l’Amministrazione Comunale con il Mercanti?20.09.2008 E’ sufficiente l’interesse del privato Imprenditore ? 

O è successo qualcosa, tra le due assegnazioni ?

 

Distinti saluti.

 

Alessio MANETTI
Capo Gruppo Lista Civica “ Una scelta per Murlo”